La Pasqua: storie e ricette d’uovo

L’uovo è il simbolo per eccellenza della Pasqua, ed è divenuto oggi principalmente un oggetto decorativo, portando sempre con sé il proprio valore simbolico: nel nostro Paese la festività religiosa che celebra la Resurrezione di Cristo accoglie l’uovo per il suo significato di nascita e di vita, e lo paragona alla pietra che si scosta dal Sepolcro per far strada a Cristo risorto.

In verità l’uovo ha una storia molto più antica della religione cristiana, e già millenni prima di Cristo alcuni miti lo raccontavano come elemento sacro: l’insieme simbolico di cielo e terra, negli antichi culti pagani; il nucleo fondante dei quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco) per il popolo egizio; la rinascita dalle ceneri nel mito della Fenice, la «ripetizione della nascita del Cosmo» nelle teorie cosmogoniche greche.

Anche la sua funzione di regalo propiziatorio ha radici antichissime: i Persiani lo donavano in segno di benvenuto alla primavera, e come buon augurio per la fecondità, mentre i Romani lo usavano come amuleto per la fertilità dei campi.

Sin da allora, lungo tutta la storia d’Europa e d’Oriente, sono molte le leggende che si sono perpetuate sino ad oggi, ed è dal primo Ottocento che l’uovo di Pasqua rappresenta ciò che è consueto ai giorni nostri: un dolce regalo per i bambini arricchito dalla immancabile sorpresa.

L’uovo è anche (e nasce soprattutto come) un alimento tra i più antichi, tra i più diffusi e tra i più apprezzati dalle diete di tutto il mondo.

E se è vero che la Pasqua lo vede particolarmente al centro di ogni ricettario, è altrettanto vero che è su tutte le tavole in ogni periodo dell’anno. In primis perché «fa bene»: ha un altissimo contenuto proteico e contiene molti amminoacidi utili all’organismo; ha molti sali minerali, ferro e di zinco e previene l’arteriosclerosi.

E poi perché è un vero passepartout in cucina, utilissimo per pietanze salate e dolci, a disposizione delle più varie fantasie dei migliori cuochi come dei principianti ai fornelli.

Basti ricordare alcune delle più diffuse ricette pasquali della penisola: a cominciare dalla semplice e universale proposta dell’uovo sodo, condito con del buon olio d’oliva e poco pepe (l’eleganza e la semplicità sono sempre complici!) Oppure la conosciutissima torta pasqualina (tipicamente ligure, ma oggi disponibile dappertutto e in diverse varianti) che unisce la pasta sfoglia alle bietole con del formaggio e le immancabili uova sempre sode, è un piatto unico molto saporito.

E, al Sud, nel periodo di Pasqua non manca il Casatiello: un pane speciale, molto saporito e morbido, ripieno di salumi e formaggi ed ovviamente… con le uova sode.

Ma quante sono, sulle tavole e nei pic nic, le frittate con mille varianti (alle erbe, alle verdure, con carne, salumi, patate)? E quante omelette si possono declinare a tavola, dal dolce al salato? Insomma, il sapore dell’uovo è davvero come un «capo spalla» di un guardaroba: si accorda mirabilmente con tutto e cambia il suo stile a seconda di come lo si decide di sfruttare.

Non resta che scatenare la fantasia e immaginare una nostra ricetta personale e innovativa, con la sfida di regalare ancora un nuovo «vestito» all’uovo e valorizzarne ulteriormente la versatilità e l’utilità in cucina.