Il Design italiano in cucina. Una scelta di qualità

L’Italia è da sempre acclamata ovunque per la sua creatività e per il design di ineguagliabile raffinatezza e originalità. Sempre di più l’aspetto estetico procede insieme – e in modo funzionale – all’innovazione e alla tecnologia: i frutti di queste ricerche sono spesso oggetti o arredi pluripremiati e riconosciuti a livello planetario.

Il design italiano è apprezzato e ospitato nei migliori musei d’arte contemporanea, da Londra a New York, fino in estremo Oriente e non è un caso che anche in Italia si svolga la Giornata del Design italiano nel mondo, con base a Milano (quest’anno alla sua seconda edizione) e declinata contemporaneamente in 100 città sparse su ogni continente.
A noi di Carapelli – che da sempre abbiamo come mission quella di unire expertise, eleganza, innovazione e qualità – piace tenerci aggiornati sulle proposte e «scartabellare» nel design italiano, con particolare attenzione (naturalmente!) alla cucina.

Eccoci, dunque, con alcuni «consigli in pillole». Nessuna pretesa di esaustività o di verità assolute. Piuttosto: scelte di stile e di gusto, un po’ come si fa leggendo il menù di un buon ristorante!

Qualità delle materie prime

Tra i sistemi di cottura che risaltano l’innovazione e il Made in Italy, la linea di pentole Artusi 2.0, disegnata dall’italianissimo Antonio Citterio e vincitrice del German Design Award 2017, ci è sembrata particolarmente in linea con le nostre scelte. Coniuga una tradizionale e pulita linearità con la praticità (fondamentale nelle cucine italiane!) e ci piacciono molto i materiali di cui la batteria è composta: alluminio, rame, acciaio e ghisa sono davvero perfetti per cucinare bene!

Tradizione e innovazione

Alessi – un marchio italiano esemplare che negli anni ha visto i suoi oggetti più volte esposti al MoMa di New York – chiama a sé designer di tutto il mondo. Tra le centinaia di proposte, ci piace fermarci sul miscelatore Swan di Mario Trimarchi, che ha vinto il Good Design Award di Chicago nel 2017. Un oggetto non sicuramente tra i più noti dell’autorevole brand (ma si sa, a noi piace cercare bene!) che ci colpisce anche perché affine alla nostra cifra stilistica: ha, nelle forme, la classicità dell’antico dipinto e, insieme, essenzialità e fascino. L’innovazione e la ricerca sono suoi evidenti aspetti fondamentali (un press pad per l’accensione da remoto e una spazzola estraibile) proprio come nei nostri oli.

Bellezza, tecnologia e benessere

Siamo rimasti incantati vedendo Shining (Elica), una cappa aspirante disegnata da Fabrizio Crisà che ha la forma di una imponente lampada bombata, dal design sicuro ed accattivante: un classico che si sposa bene con ogni arredamento si scelga per propria la cucina. Oltre all’ampia luce con il cerchio a led, è notevole lo studio tecnologico che vi è alla base: Shining consente una serie di comodi automatismi, rileva tipologia e quantità dei vapori e monitora e migliora il contenuto dell’aria.

La qualità, la tradizione, l’innovazione e la bellezza viaggiano a braccetto, se veramente si cerca l’eccellenza: che si parli di arredi, di oggetti, di architettura, il design di pregio – come spesso è quello italiano – è la più immediata e funzionale espressione artistica che le raccoglie e le valorizza tutte.