La montagna a fine estate. Il paradiso per il corpo e per la mente!

A settembre le giornate imbruniscono sempre prima e la montagna apre generosamente i suoi sentieri a chi desidera passeggiare in serenità e a chi vuole coccolare il proprio corpo e la propria anima tra colori sgargianti, aria pulita e luce sana.

La cura del fisico
Il vantaggio di camminare in quota (non serve certo l’alta quota: bastano poche centinaia di metri) è sensibile rispetto alla semplice passeggiata in campagna e in piano: il corpo fa arrivare maggior ossigeno al sangue attraverso i globuli rossi e questo aiuta a sentire meno la fatica, a dare maggior forza ai muscoli, più apertura ai polmoni, migliora la circolazione e tiene più regolare la pressione sanguigna.
La passeggiata è un’ottima risorsa (e a costo zero!) anche per chi soffre di anemia, di ipertensione o semplicemente per chi vuole sottrarsi alla vita sedentaria in modo non aggressivo.
Sì, perché in montagna, certo, si fa fatica, ma ognuno può scegliersi i sentieri più adatti e può cominciare dai più semplici per arrivare «in vetta» per piccoli gradi, un po’ alla volta e ponendosi sempre un obiettivo più alto.

La cura dell’anima
Simbolicamente la montagna rappresenta una delle più sfruttate metafore del «successo»: arrivare in alto, raggiungere la vetta, tentare la scalata. Se è vero che queste associazioni sono forti e restituiscono l’idea delle nostre piccole e grandi sfide quotidiane, è ancor più vero che la montagna è (al contrario) prima di tutto natura, armonia, equilibrio, silenzi e colori.
Il primo, grande valore del vivere la montagna (anche da neofiti o da semplici turisti occasionali) è il grande aiuto che ci fornisce nel riprendere il contatto con il nostro corpo in modo spontaneo e di ri-conoscere il patrimonio immenso della natura vivendola dall’interno.
Il nostro consiglio, per chi decide di dire arrivederci all’estate dai sentieri di montagna, è quello di respirare profondamente, di assecondare il proprio ritmo fisico e interiore, di rispettare i suoni che costellano il paesaggio, di ascoltare il battito del proprio cuore e il ritmo del respiro.
Sentirsi un tutt’uno con l’ambiente naturale, fuori dai rumori e dagli odori artificiali, è uno dei più sicuri anti depressivi e antistress, fornendo una tale energia positiva che aiuta anche a rinforzare la fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.

Il gusto della tavola
Sono pochi i consigli necessari per chi si avventura in una camminata in montagna. La colazione, sempre fondamentale, va fatta qualche ora prima di mettersi in cammino ed è opportuno cominciarla con un frutto non troppo acquoso (una pesca, una banana, un kiwi per esempio) per assimilare gli zuccheri semplici.  Se l’escursione sarà impegnativa il suggerimento (per una buona riserva di grassi, che si consumano sulla lunga durata) di una buona fetta di pane spalmato di olio extravergine d’oliva è l’ideale.
Durante la passeggiata, per uno snack veloce, è bene tenere della frutta secca a portata di mano e, quando si può fermarsi, dello yogurt alla frutta con muesli o cereali. Per il pranzo, invece, sono necessari i carboidrati con un buon tasso glicemico: pane, pasta o riso (conditi con olio extravergine di oliva) … ci si può finalmente sfogare! Unico consiglio: non lasciar passare troppo tempo da quando ci si è fermati!
Di contorno non manchino le verdure (anche esse condite con l’extravergine), delle uova sode o del formaggio stagionato (meglio se parmigiano). Un frutto a scelta e … pronti per il ritorno!