Il fungo: da nord a sud patrimonio italiano nel rispetto dell’ambiente

Grande passione o mestiere, la raccolta dei funghi in Italia è una pratica diffusissima, anche grazie alla grande quantità di territori tanto generosi da nord a sud.

Frutto di natura ricchissimo di sostanze nutritive, il fungo – nelle centinaia di varietà disponibili nei boschi italiani – è fonte di carboidrati, proteine e sali minerali tra i quali tantissimo ferro e selenio, preziosissimi alleati del fisico contro l’invecchiamento e per una buona forma fisica e muscolare.

Anche le vitamine del gruppo B e i folati sono in grande quantità in tutti i tipi di funghi, aiutando a controllare il colesterolo e favorendo il metabolismo.

L’attenta regolamentazione cui oggi è soggetta la raccolta dei funghi garantisce ai nostri territori la possibilità di mantenere l’ecosistema inalterato e aiuta appassionati e professionisti ad amare e far conoscere i luoghi più accoglienti.

Tra le tante regioni prolifiche, nel Canavese – in Piemonte – dove in particolare rigogliosi porcini pullulano letteralmente nei boschi di media altitudine, molte gite sono spesso associate anche alle visite turistiche al vicino Castello di Masino, sede di un famosissimo ed enorme labirinto: un modo per allenare ancor di più il senso dell’orientamento dei cercatori di funghi e, insieme, di valorizzare le bellezze italiane.

Spostandosi al centro Italia, il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano – recentemente riconosciuto tra i patrimoni dell’Unesco come riserva di biosfera – ospita addirittura il Campionato nazionale del fungo, che vede centinaia di «corridori» sfidarsi a colpi di cesti e di trappole degne delle migliori cacce al tesoro. Anche in questo caso l’occasione è ghiotta non solo per il munifico raccolto, ma anche per far vivere i magnifici boschi, insegnare a rispettarli e a mantenere equilibrato l’ecosistema.

Proseguendo verso sud d’Italia, terra in generale magnificamente generosa, non si può non parlare del Cilento, ben conosciuto anche ai produttori d’olio d’oliva. In questa zona gravitano alcune delle associazioni più esperte in riconoscimento dei funghi, che conoscono alla perfezione le proprietà di questi ricchi frutti della natura anche in base all’altitudine, al tipo di terra, agli alberi cui crescono vicini. A conferma dell’attenzione e del rispetto del territorio, in particolare nel comune di Campora già dai primi anni Venti del Novecento sono stati stilati i primi regolamenti per la raccolta.

Il viaggio italiano alla ricerca dei funghi meriterebbe senz’altro volumi interi di racconti e spiegazioni per l’intero territorio italiano: l’augurio è che questo «sport» – amatoriale o professionale – continui e cresca sul nostro suolo, così da approfittare dei benefici dei funghi e da sensibilizzare alla conoscenza e al rispetto dei nostri boschi.

Curiosità

Alcune specie di fungo sono utilizzate per creare tessuti speciali a sola base vegetale, in grado di sostituire – trattati con altri elementi naturali non animali – i tessuti di pelle per la fabbricazione di borse, abiti e accessori.