
Sono centinaia gli angoli di paradiso del nostro Paese che custodiscono i segreti della terra nel loro paesaggio, nella storia dei loro abitanti, nelle attività ancora legate in modo indissolubile al territorio e alle sue singolari specificità.

Due fratelli, il vino e l’olio, che condividono la gioia di un percorso produttivo e conservativo legato alla terra, alla ritualità, all’originalità e alla ricerca di qualità.

La scelta della tipologia (dell’oliva o dell’acino), la raccolta, il trattamento, l’imbottigliamento sono procedimenti comuni ai due «prìncipi della cucina» che chiedono un rituale preciso, appassionato, sincero e che implicano competenze di alta levatura.

Dalla scelta delle piante, alla raccolta, alla produzione fino all’imbottigliamento, ogni dettaglio deve essere curato perché ciascun prodotto mantenga gusto e proprietà unici: è sufficiente spostarsi di pochi chilometri per passare a spettri di gusto, consistenze, profumi diversi e questo fa la vera differenza e l’unicità del gusto nel nostro Paese.

A noi (turisti o stanziali) tocca assaporare profumi e gusti, imparare a distinguere e godere della fortuna di poter abbracciare questo patrimonio «in casa nostra».
