Settembre. Come rientrare senza «scossoni»

Ricominciare per gradi

Della «sindrome da rientro» di è detto e si dice sempre molto: è quel disagio cui grandi e piccoli sono sottoposti quando, dopo un periodo di vacanza, devono rientrare nei ritmi della quotidianità, fatta soprattutto di orari, doveri, lavori e compiti da svolgere.

Il consiglio più frequente (e di buon senso) è quello di rendere il rientro il meno drastico possibile: è meglio, quando è concesso, avvicinarsi ai ritmi di lavoro e di scuola in maniera graduale, riprendendo un po’ alla volta le abitudini a pieno ritmo.

L’aria aperta e il movimento

Passare dalle tante ore all’aria aperta a chiudersi per ore e ore consecutive dentro un ufficio o un luogo chiuso può essere molto dannoso per le nostre … endorfine! Cerchiamo sempre di concederci una quindicina di minuti per uscire da qualsiasi «bunker» e per passeggiare, respirare, accogliere la luce del sole.

Se – oltre a questo – abbiamo anche la possibilità (magari a fine giornata) di concederci una mezz’oretta di camminata o di bicicletta (o per i più coraggiosi un po’ di palestra o piscina), allora corpo e spirito ringrazieranno e saranno pronti a reinserirsi nei ritmi lavorativi a pieno regime con più allegria.

Il sonno

Mantenere i ritmi del sonno delle vacanze non è certo cosa facile: le otto o nove ore che ci si concede normalmente quando ci si può permettere di non far suonare la sveglia diventano un’utopia quando scuola, azienda, ufficio ci … insidiano!

Ma è davvero importante arrivare per piccoli passi anche alla (inevitabile) riduzione del sonno, per evitare che il metabolismo, che di notte brucia i grassi e fa il suo lavoro più fondamentale, si ritrovi squadernato e metta in difficoltà anche la nostra percezione delle energie.

Cerchiamo dunque di anticipare l’ora del coricarsi, almeno fino a quando non avremo ripreso (e di solito avviene in un paio di settimane) i ritmi lavorativi e scolastici senza particolare fatica.

Cosa mangiare

In vacanza si mangiano spesso pietanze fresche ed il rilassamento porta a una migliore assimilazione del cibo. Il povero metabolismo così ben abituato non reagisce sempre «con il sorriso» ai nuovi orari, alle nuove costrizioni, alla fretta dei pasti.

Gli elementi che ci aiutano a rimetterci in pista con un buon rendimento sono le carni bianche, i carboidrati non raffinati e tanta frutta e verdura.

Un po’ di buon pollo o tacchino alla piastra (rigorosamente condito con olio extravergine), riso, pasta e pane integrali – in quantità controllate – frutta e verdura, sono sicura fonte di energia ed equilibrio, digeribili e non appesantiscono le funzioni né del fisico né della mente.

Pronti a ricominciare alla grande?