L’olio si fa arte: gli ulivi di Van Gogh

Si è da poco concluso con gran successo la prima edizione di Carapelli 4 Art: le riflessioni scaturite da questa bellissima esperienza sono una vera conferma. Per la nostra Casa Olearia, assume sempre più importanza la ricerca, la bellezza, la qualità.

Esse sono parte integrante di tutti i progetti di Carapelli; anche qui – dove di olio e dintorni si parla senza troppi vincoli – ci piace trasmettere la nostra mission attraverso l’arte: non più contemporanea, come nel concorso Carapelli 4 Art, ma relativa a un passato non troppo lontano.

L’ulivo (e con esso l’olio) è da sempre iconografia simbolica di grande forza emotiva, simbolo di pace e di gloria, rappresentato da sempre nelle opere pittoriche (ma non solo) della cultura occidentale; ed é già protagonista dell’antica mitologia greca e romana, fino a tutto il Novecento.

A noi piace ricordare e menzionare un autore in particolare, del quale abbracciamo la passione totalizzante per la propria espressione, la continua ricerca di rinnovarsi e la volontà di spingersi sempre oltre i confini.

Si tratta del grande Vincent Van Gogh, che sin dalla giovinezza si rapporta con la natura, nel suo senso più complesso, e ritraendola, vi imprime infiniti significati.

Negli anni Sessanta dell’Ottocento, l’artista olandese dipinge una serie di opere nelle quali le colline coperte da grandi distese d’ulivi fanno da protagoniste, probabilmente si tratta di quelle che egli vedeva all’esterno della struttura nella quale aveva chiesto il ricovero per un periodo di gravi difficoltà emotive e nervose.

Lasciamo il lavoro dei critici, dei tecnici, dei biografi a chi ben meglio di noi lo sa fare, e limitiamoci, non senza commozione, ad evocare quali e quante differenti interpretazioni della «nostra» pianta sacra siano state possibili da un unico artista.

Alcune distese si stagliano tra il grigio verde e l’azzurro blu, risaltando quei colori freddi e perlati che all’ulivo affidano un aspetto di autorevolezza, di rigore, di sacralità di cui si avvolge dalle più antiche tradizioni d’occidente. In altri dipinti l’ulivo è abbracciato dai colori caldi del cielo assolato, e al centro di spontanee e morbide scene di raccolta.

L’ulivo è anche per Van Gogh un simbolo, ideale e reale, che ha sempre fatto parte della vita quotidiana delle persone. Allora come oggi l’ulivo, dalla raccolta alla tavola, simboleggia il nutrimento, la vita, la condivisione.

Con questa visione duplice dell’inquieto Van Gogh lanciamo uno spunto, e abbracciamo insieme a chi ci legge il nostro amore per la bellezza, il nostro incessante studio, la profonda convinzione che con la passione, la competenza e la ricerca della qualità ogni creazione può essere davvero un capolavoro.